Dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Universale

1972 Nasce il diritto all’obiezione di coscienza - Sotto la spinta delle azioni di protesta condotte dalle organizzazioni non violente e del crescente interesse dei cittadini nei confronti dell'obiezione di coscienza, nel 1972 il Governo approva la legge n. 772 "Norme in materia di obiezione di coscienza", che sancisce il diritto all'obiezione per motivi morali, religiosi e filosofici ed istituisce il servizio civile, sostitutivo del servizio militare e quindi obbligatorio.

1989 La Sentenza della Corte Costituzionale parifica la durata dei due servizi, militare e civile, incrementando la domanda di adesione al servizio civile obbligatorio da parte di associazioni locali del terzo settore, comuni, università, unità sanitarie locali.

1998 Nasce l’Ufficio Nazionale per il Servizio civile - La legge n. 230 del 1998 "Nuove norme in materia di obiezione di coscienza" abroga la legge n. 772 del 1972 e riconosce l'obiezione di coscienza quale diritto del cittadino, istituisce la Consulta Nazionale per il Servizio Civile, organismo permanente di consultazione, riferimento e confronto per l’Ufficio Nazionale del Servizio Civile, ed il Fondo Nazionale per il Servizio Civile, ove confluiscono le risorse gestite fino ad allora dal Ministero della Difesa e nel quale possono essere versate donazioni pubbliche e private a scopo finalizzato.
La gestione del Servizio civile cessa di essere competenza del Ministero della Difesa, ed è affidata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC).

2000 La legge 331 del 2000 "Norma per la istituzione del servizio militare professionale" fissa al 1 gennaio 2007 la data di sospensione della leva obbligatoria che viene successivamente anticipata al 1 gennaio 2005 (legge 23 agosto 2004 n. 226).

2001 Nasce il Servizio Civile nazionale - E’approvata la legge 64/01 che istituisce il Servizio Civile Nazionale: un servizio volontario destinato ai giovani dai 18 ai 26 anni, aperto anche alle donne, che intendono effettuare un percorso di formazione sociale, civica, culturale e professionale attraverso l'esperienza umana di solidarietà sociale, attività di cooperazione nazionale ed internazionale, di salvaguardia e tutela del patrimonio nazionale.
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2002 Con il D.Lgs 5 aprile 2002, n. 77, Disciplina del Servizio civile nazionale a norma dell`articolo 2 della L. 6 marzo 2001, n. 64 vengono individuate le modalità organizzative ed operative del Servizio.

2004 Si costituisce il Comitato di consulenza per la Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta (Comitato DCNAN) con il fine di individuare indirizzi e strategie di cui l'UNSC possa tenere conto nella predisposizione di forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non armata e nonviolenta.
Il 23 agosto 2004 viene promulgata la legge 23 agosto 2004 n. 226 che anticipa al 1° gennaio 2005 la sospensione della leva obbligatoria.

2005 Sospeso il servizio di leva – Il 1° gennaio 2005 viene sospeso il servizio di leva, cessa il servizio civile sostitutivo (legge n. 230 del 1998) e resta solo il Servizio Civile Nazionale (Legge 64/01).
Inizia la nuova era del Servizio Civile Nazionale.

2006 Un anno che segna la storia del SCN - Il 1° gennaio entrano in vigore le disposizioni del d.lgs 5 aprile 2002, n. 77 relative al trasferimento delle competenze gestionali del SCN alle Regioni e Province autonome - tenute ad istituire l'albo regionale degli Enti SCN appartenenti al proprio territorio -, la soppressione di tutte le sedi periferiche dell'UNSC e la contestuale costituzione del Servizio Civile Nazionale in ogni capoluogo di Regione e Provincia autonoma.
Nello stesso anno nasce la rappresentanza dei volontari di SCN, che sostituisce quella degli obiettori di coscienza presenti nella Consulta. Il regolamento prevede l'elettorato attivo e passivo, l'elezione di 4 rappresentanti nazionali, rappresentativi delle 4 macroaree: Nord, Centro, Sud, Estero, la figura dei rappresentanti regionali e quella dei delegati regionali.
L'anno 2006 si chiude con la "Giornata Nazionale del Servizio Civile", per festeggiare la promulgazione della prima legge in materia di obiezione di coscienza e la nascita del Servizio civile sostitutivo, legge 15 dicembre 1972, n. 772. L'evento è celebrato a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

2007 Con la promulgazione della legge 2 agosto 2007, n. 130, "Modifiche alla legge 8 luglio 1998 n. 230, in materia di obiezione di coscienza" agli obiettori è concesso di rinunciare al proprio status e quindi di accedere alle attività che gli erano state fino ad allora precluse.

2011 A dieci anni dalla legge - Primo decennale di approvazione della legge istitutiva del Servizio Civile Nazionale su base esclusivamente volontaria (legge n.64/2001).
Si celebra l’”Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva”  proclamato dal Consiglio dell’Unione Europea.

2012 Con l’emanazione del DPCM 21 giugno 2012 che modifica il DPCM del 1 marzo 2011 viene istituito il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, integrando  nella medesima struttura le funzioni proprie dell’ex Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e dell’ex Dipartimento della Gioventù.

2013 I Corpi Civili di Pace - La Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014), all’articolo 1, comma 253, prevede l'istituzione in via sperimentale di un contingente di corpi civili di pace. Tale disposizione è volta a dare ulteriore attuazione ai principi ispiratori del Servizio civile nazionale. Il contingente sarà impegnato in azioni di pace non governative in aree a rischio di conflitto – ovvero già in conflitto – o in caso di emergenze ambientali.
L’iniziativa legislativa è molto significativa in quanto apre la strada a interventi civili non violenti nelle aree di conflitto e alla possibilità di prevedere ulteriori strumenti ordinari, per la gestione delle relazioni internazionali, alternativi alla guerra.

2014 Al via il Disegno di legge delega - Il 10 luglio 2014, il Consiglio dei Ministri approva il disegno di legge “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale”, presentato alla Camera dei Deputati il 22 agosto 2014.
L’articolo 1 prevede, tra l'altro, la delega al Governo per la revisione dell’attuale disciplina in materia di servizio civile nazionale con l’istituzione di un servizio civile universale, finalizzato alla difesa non armata della Patria e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica.
Tra i principi e criteri direttivi individuati nella riforma si segnala, anzitutto, la previsione di un meccanismo di programmazione almeno triennale dei contingenti di giovani che possono essere ammessi al servizio civile universale e di procedure di selezione ed avvio dei giovani improntate a principi di semplificazione, trasparenza e non discriminazione.

2015 L’apertura ai ragazzi stranieri – La Corte costituzionale dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 3, comma 1, del decreto legislativo 5 aprile 2002, n. 77 (Disciplina del Servizio civile nazionale a norma dell’articolo 2 della L. 6 marzo 2001, n. 64), nella parte in cui prevede il requisito della cittadinanza italiana ai fini dell’ammissione allo svolgimento del servizio civile. Di conseguenza, in via amministrativa, il Dipartimento per la gioventù e il servizio civile nazionale nella predisposizione dei bandi disapplica la norma che è in contrasto con la normativa europea. Il principio verrà poi normativamente sancito con la riforma.
Nello stesso anno, con decreto ministeriale, viene stabilita l’organizzazione del contingente dei Corpi civili di pace ai sensi della L.147/2013

2016 La legge delega - Viene pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 141 del 18 giugno 2016 la legge 6 giugno 2016, n. 106: Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. Il provvedimento entrerà in vigore il successivo 3 luglio.
La legge delega definisce i principi fondamentali attorno ai quali dovranno articolarsi i decreti delegati e sancisce, tra le altre cose, l’accesso al servizio civile anche degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, ampliando quanto previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale che faceva riferimento ai residenti.

2017 Il Servizio civile universale - E’ l’anno della riforma del Servizio civile che diventa, da nazionale, universale, con l’emanazione del Decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40: Istituzione e disciplina del Servizio civile universale, a norma dell’articolo 8 della legge 6 giugno 2016, n. 106. Il provvedimento entra in vigore il 18 aprile e rappresenta la tappa fondamentale dell’importante percorso di riforma.

2018 Sperimentazione per l’attuazione delle misure aggiuntive - Con l’emanazione dell’avviso presentazione progetti e del bando per la selezione dei volontari per l’anno 2018, si attua la sperimentazione per l’attuazione delle nuove misure introdotte dal Decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40. Sono 1.236 i volontari avviati in servizio in 151 progetti “sperimentali”, da realizzarsi in Italia e all’estero, che prevedano “misure aggiuntive”, cioè favorire la partecipazione ai progetti di giovani con minori opportunità e, limitatamente ai progetti da realizzarsi in Italia, nella possibilità di svolgere un periodo di servizio, della durata massima di tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea o, in alternativa, di usufruire, per lo stesso periodo, di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro. 

2019 Piano triennale 2020-2022 per la programmazione del servizio civile universale e Piano annuale 2020 - Il 4 novembre 2019 il Ministro Vincenzo Spadafora, firma il decreto di approvazione del primo Piano triennale 2020-2022 e del primo Piano annuale 2020 per la programmazione del servizio civile universale.
Il percorso per la stesura dei Piani, con il coinvolgimento e il raccordo di tutti gli attori del sistema di  servizio civile, fa fondato le sue radici nelle indicazioni dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile - dell’Assemblea Generale ONU, nei principi di rilevanza internazionale dettati dalla Dichiarazione del Consiglio dell’Unione Europea del 9 Aprile 2019, laddove si riconosce l’importanza della dimensione giovanile nell'Agenda 2030 e il ruolo chiave che i giovani possono svolgere nel conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Ha tenuto conto, inoltre, delle linee programmatiche del Governo, della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, dei programmi strategici delle Amministrazioni centrali competenti per i settori d’interesse del servizio civile, dei Piani sviluppo e dei programmi strategici delle Regioni e delle Province autonome.
Con la nuova programmazione del servizio civile universale gli enti, dunque, non presentano più singoli progetti ma programmi articolati in progetti, che hanno obiettivi strategici comuni, uno specifico ambito di azione entro cui operare e una coerenza complessiva delle attività, per rendere più armonici ed efficaci gli interventi. Un cambio di approccio importante, dunque, finalizzato a valorizzare il sistema del servizio civile.

2020 L’anno del Covid-19, della nuova Consulta e della Giornata nazionale del Servizio civile universale, del Piano annuale 2021 e del bando per 56.000 operatori volontari - È l’anno in cui il Paese ed il mondo intero è segnato dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. Anche il Servizio civile universale deve adattarsi ad una situazione che non ha precedenti. I progetti, inizialmente sospesi, sono poi riattivati per la quasi totalità. Il sistema reagisce e trova il modo, reinventandosi, di riportare in servizio gli operatori volontari prevedendo anche nuove ed alternative soluzioni di gestione delle attività e dei progetti come l’utilizzo, laddove possibile, del “remoto” o la previsione di una rimodulazione dei progetti, od ancora della stipula di accordi di “gemellaggio” tra enti. Ma l’attività del Servizio civile universale non si è mai realmente fermata: sono 3.200 i volontari che scelgono, fin dai primi giorni dell’emergenza epidemiologica, di rimanere in servizio sul campo nel rispetto di tutte le misure di sicurezza previste per il contenimento della pandemia. Lo sforzo di tutto il sistema servizio civile porta ad una “normalizzazione” del numero di volontari impegnati nei progetti di servizio civile su valori pressoché coincidenti col dato di inizio. A partire dal 15 settembre la percentuale dei volontari in servizio è sempre maggiore del 99% (e con un trend crescente fino al 99,85% del 15 febbraio 2021).
Tutto questo rappresenta la capacità del sistema di saper reinterpretare i progetti di servizio civile, rendendoli “stabili” operativamente, continuando a fornire un contributo prezioso e ineludibile nella risposta, anche nell’emergenza, in termini di strumenti e azioni volte a garantire supporto quotidiano e assistenza alle comunità.
29 luglio - Si svolge la prima riunione di insediamento della “Consulta nazionale per il servizio civile universale” costituita con il decreto del 21 luglio 2020 del Ministro per le politiche giovanili e lo sport. Nella stessa riunione, viene eletta Presidente, per la prima volta nella storia del Servizio civile, una giovane donna, Feliciana Farnese, rappresentante nazionale degli operatori volontari.
15 dicembre - E’ indetta la “Giornata nazionale del servizio civile universale”, con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 dicembre 2020.
Ogni anno il 15 dicembre si celebrerà l’alto valore del servizio civile. L’individuazione di tale data non è casuale. Il 15 dicembre 1972 venne promulgata nel nostro Paese la prima legge sull’obiezione di coscienza (legge 15 dicembre 1972, n. 772, successivamente abrogata e sostituita dalla legge 8 luglio 1998, n. 230), che ha istituito il servizio sostitutivo civile, alternativo al servizio militare, consentendo l’assolvimento degli obblighi di leva attraverso la prestazione di azioni di impegno sociale non armato, riconducibili al concetto di difesa della Patria.
16 dicembre - Firmato, dal Ministro per le politiche giovanili e lo sport, con delega in materia di servizio civile universale, il decreto di approvazione del secondo Piano annuale della programmazione triennale 2020-2022 del Servizio civile universale.
21 dicembre - Pubblicato il Bando per la selezione di 46.891 operatori volontari, integrato successivamente con ulteriori 8.902 posti, arrivando ad un totale di quasi 56.000 posti per operatori volontari. E’ il più alto numero di volontari previsti da un bando nella storia del Servizio civile.

2021 Il Servizio civile compie 20 anni - Il Servizio civile compie 20 anni. Tanti ne sono passati da quel 6 marzo 2001 in cui, con la legge n. 64, nasce il servizio civile nazionale. Qualche anno dopo, nel 2017, sempre il 6 marzo, il servizio civile, con il decreto legislativo n.40, si evolve in universale.
Il primo bando emanato nel 2001 prevedeva la selezione di 396 volontari; l’ultimo, vedrà in servizio, nel corso del 2021, quasi 56.000 operatori volontari.

Per approfondimenti: Da UNSC a DGSCN
Per i dati inerenti il Servizio: SCN in cifre